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EDITORIALE

Cosa c'è di nuovo nel mondo FormulaZero

Vorrei iniziare il terzo editoriale di FormulaZero con delle scuse. Scuse a tutti voi che ci avete fin qui seguito con tanto entusiasmo e passione. Vi chiediamo scusa se non siamo riusciti a mantenere fede ad un impegno che avevamo preso soprattutto con noi stessi: quello di continuare a farvi vivere le emozioni che la Formula 1 riesce a trasmettere. E’ passato molto tempo da quando vi abbiamo annunciato nuovi contenuti. Purtroppo solo oggi riprendiamo l’aggiornamento di questo sito. Lo facciamo in punta dei piedi, come sempre abbiamo fatto, sperando di riuscire però a dare una maggiore continuità agli articoli che lo alimentano.

Chiuso il capitolo delle scuse, ne apriamo un altro. Parliamo della nuova Williams FW26. Una vettura per cui si sono giustamente consumati fiumi d’inchiostro, decantandone l’originalità e l’assoluta innovazione che quel muso “a tricheco” introduceva all’interno dei rigidi schemi progettuali della Formula 1 di oggi.

D’altronde, in un ambiente dove le copie si sprecano e per tutelare i propri progetti non si rinuncia a ricorrere agli avvocati, una vettura come la Williams FW26 rompe gli schemi. Ma siamo sicuri che si tratti veramente di una vettura “rivoluzionaria”? Nell’automobilismo sportivo, specialmente in Formula 1, gli anni Settanta sono quelli che hanno visto le maggiori innovazioni sulle monoposto. Non si sperimentava, tuttavia, esclusivamente in Formula 1… Anche in Formula Indy…

Così, uno dei tanti amici che frequentano il nostro forum ha scoperto come già nel 1972, la Brabham schierata per partecipare alla 500 miglia di Indianapolis era dotata di un muso dalla forma assolutamente particolare. Guarda caso, “a tricheco”… Concordate anche voi che assomigli alla Williams FW26, vero? Se definiamo “all’avanguardia” Antonia Terzi e la sua equipe, cosa dovremmo dire dei progettisti di quella Brabham che già nel 1972, senza gli aiuti delle moderne tecnologie, avevano inventato quella soluzione? Ci limitiamo a definirli “geniali”. Geniali come le trovate di Colin Chapman, un personaggio che presto verrà a farci visita su FormulaZero.

Intanto vi proponiamo una monografia su John Surtees – unico pilota al mondo ad aver conquistato un titolo mondiale sulle due e sulle quattro ruote – e sullo splendido tracciato di Spa-Francorchamps.

Buona lettura!

La monografia soprastante è stata scritta in esclusiva per FormulaZero e non può essere copiata, duplicata, replicata o modificata senza il previo consenso dell'autore.
Luca Giraldi
Per FormulaZero