Ferrari
375 F1
Cap.1: Battere l'Alfa Cap.2: Il 12 cilindri Cap.3: I primi passi Cap.4: La prima vittoria rossa Cap.5: L'avventura americana Nel 1950 viene istituito il Campionato Mondiale di F.1, che prevede la possibilità di schierare vetture di cilindrata massima contenuta in 1500 cm3, dotate di compressore volumetrico, o 4500 cm3 aspirate. Nell’immediato dopoguerra la squadra più forte è l’Alfa Romeo, scuderia per la quale Enzo Ferrari aveva corso e di cui era stato l’animatore per oltre un decennio. In questa ottica e risulta subito evidente che la Casa del biscione sia innegabilmente l’avversario da battere, riferimento assoluto ciò evidentemente non solo per ragioni commerciali. A convincere Enzo Ferrari della necessità di percorrere una nuova strada tecnologica, per battere l’invincibile Scuderia del Portello, è l’ingegner Aurelio Lampredi, il quale sceglie di abbandonare la soluzione del compressore, che in passato aveva assicurato all’Alfa successi a ripetizione, in luogo di quella rappresentata dai propulsori ad alimentazione atmosferica. Top Stampa l'intera monografia Intro "Grandi monoposto" |