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Le monoposto, oggi come ieri, sono l'elemento fondamentale che permette ad un pilota di esprimere il proprio talento. Ci sono stati moltissimi piloti nel passato che si sono bruciati la carriera perché si sono ritrovati a condurre delle vetture che non erano propriamente all'altezza. Oppure ci sono stati piloti buoni, ma non certo dei fuoriclasse, capaci di fare incetta di vittorie o, ancora peggio, titoli mondiali grazie ad una vettura particolarmente riuscita. Dagli anni in cui le sospensioni posteriori più ``rivoluzionarie`` erano quelle che sfruttavano il ponte de Dion, a quelli in cui basta premere un pulsante per partire, si è potuto assistere ad una carrellata di monoposto ``rivoluzionarie`` particolarmente ricca. Anche se quelle che poi sono riuscite a portare al successo le loro innovazioni si contano sulla punta delle dita. Dalle wing-car alle vetture con sei ruote, dalle monoposto a quattro ruote motrici a quelle con il doppio fondo, FormulaZero passa in rassegna con delle monografie - più o meno esaurienti - tutte le vetture che hanno lasciato un segno nella storia progettuale della Formula 1. Particolare attenzione viene posta alle monoposto prodotte negli anni '70 che spiccavano, più delle vetture degli anni precedenti, per l'arditezza e la fantasia delle soluzioni tecniche adottate.
Luca Giraldi

GRANDI MONOPOSTO

FormulaZero presenta

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Ferrari 312 F1
Il Cavallino sfortunato
“La silhouette della 312 ripropone, in scala maggiorata, la classica conformazione a sigaro…”
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Williams FW07
Il brutto anatroccolo divenuto cigno
“La Williams FW07 era una vettura realmente affascinante, funzionale secondo i concetti cari al suo progettista Head…”
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Tyrrell P34
La rivoluzione ha sei ruote
“Alcuni pensarono si trattasse di uno scherzo architettato dallo stesso Tyrrell, ma la presenza di Derek Gardner…”
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